Dan Flavin, Robert Irwin e James Turrell a Villa Panza, la mostra permanente di arte luminosa

Alessandro RudellinARCHITECTURE, ARCHITETTURA, ART, ARTE, ARTE LUMINOSA, ARTE MODERNA, CULTURA, EVENTI, FAI, FONDO AMBIENTE ITALIANO, ILLUMINAZIONE, LIGHT, LIGHT ART, LUCE, MODERN ART

Il minimalismo corrente artistica nata agli inizi degli anni 60 è la ricerca della forma fondamentale che rende possibile la realizzazione di qualsiasi opera d’arte. L’idea è l’inizio di tutto, e neanche l’universo può esistere senza partire da un’idea. Il minimalismo ha una relazione con la filosofia di Platone che vedeva nelle idee l’origine di tutte le cose.

La geometria è il mezzo utilizzato da quest’arte, perchè riflette la capacità della mente di ordinare la realtà. Le sculture minimali sono fabbricate utilizzando prodotti e semilavorati industriali che vengono assemblati secondo il progetto dell’artista. Negli anni 60 questo sistema era adottato con entusiasmo dagli artisti, liberava l’arte dal feticismo del valore mercantile, restituendole la sua dignità ideale.

La scultura minimal può essere di grandi dimensioni, realizzata in officina assemblando lamiere d’acciaio o pannelli di legno. Prende molto posto nell’ambiente in cui si colloca quindi si crea un rapporto di reciproca influenza con l’architettura. La scelta dell’ambiente è rilevante sul risultato finale. Sono due valori che devono coincidere.

Dan Flavin

Dan Flavin prende il suo spazio dentro la Villa definendosi uno dei protagonisti della Minimal Art. Occupa una posizione a se stante per il modo in cui ha usato la luce, aprendo una nuova via per un originale sviluppo artistico. Le sue idee hanno avuto applicazione per l’architettura di interni. Adoperava la lampada fluorescente, l’oggetto più povero e comune esistente in commercio. Sembra contraddire alla necessaria nobiltà che deve possedere l’opera d’arte, qualcosa che bisogna guardare con rispetto, dal basso verso l’alto.

L’arte di Flavin è fatta con la luce, i corpi illuminanti sono la sorgente di qualcosa che riempie l’ambiente, l’opera non è solo la composizione formata con le lampade, ma soprattutto quella creata dall’energia luminosa che viene riflessa dalle pareti. Nelle stanze di Flavin l’opera d’arte diventa un ambiente pieno di luce, dove lo spettatore può muoversi ed esistere. Quando faceva arte si liberava delle contraddizioni, manifestando il suo vero essere, infatti per questo le stanze sono l’espressione di una visione metafisica.

Il rettangolo di lampade ultraviolette riempie la stanza di blu, fa pensare all’immagine della Vergine posta sull’altare in una chiesa semibuia.

Nella stanza grande con le lampade ultraviolette negli angoli i muri sembrano sparire in uno spazio senza confini.

La stanza con la croce rossa è un monumento funebre in memoria del fratello dell’artista, morto in un’imboscata in Vietnam.

Quando il corridoio con le luci verdi, gialle e rosa viene acceso è un’esplosione di vitalità, sono i colori della primavera. Il ritorno alla vita.

Robert Irwin

Si occupa dell’arte della percezione che nasce nella seconda metà degli anni 60 a Los Angeles. Lo scopo della ricerca consiste nel trovare il punto iniziale da dove la nostra esistenza nasce e la nostra coscienza inizia ad avvertire la vita. La stanza che si può vedere in foto è la Varese Portal Room, divisa da due muri diagonali che creano tre situazioni di luce diverse, l’elemento più importante è l’apertura verso l’esterno che ha perso l’aspetto di finestra con l’eliminazione del serramento. Il muro taglia in modo esatto il panorama, diventa un vuoto dopo il pieno. Il paesaggio sembra dipinto, l’esterno diventa l’interno. La natura vista in questo modo acquista una notevole intensità.

James Turrell

L’artista della luce, il suo strumento espressivo. Non è la luce illusoria che da secoli gli artisti hanno cercato di dipingere, ma quella che vediamo di mattina nelle belle giornate o che ci riempie di un dolce rimpianto con sparisce lentamente al tramonto. La stanza che si può notare in foto è quella con l’apertura zenitale dove la luce viene dal cielo composta da un’infinità di lunghezze d’onda che ci danno la sensazione dei colori. Guardandola siamo in contatto con l’infinito, dalla luce viene la vita in tutte le sue forme. è un’arte sempre diversa, poichè la luce cambia in ogni stagione e a ogni ora. Il tramonto è un momento magico. Le aperture di Turrell si riempiono di colori.